"Tiberis Travel Experience 2022", c'è anche l'Abbazia di Farfa: l'intervista a Cristina Mura
nov212022

"Tiberis Travel Experience 2022"" è il progetto che promuove a 360 gradi il turismo esperienziale della Sabina e della Valle del Tevere.

Presentato durante una tre giorni – dall'11 al 13 novembre –, ha offerto "spazi" dedicati alla salute e al benessere con laboratori e visite guidate tra le bellezze paesaggistiche, enogastronomiche e storico-culturali sabine. Diversi gli itinerari proposti a tour operator (provenienti anche da Giappone, Russia e Spagna), agenzie di viaggio, blogger, giornalisti.

L'evento, organizzato da Inforidea e sostenuto da diversi partner (Regione Lazio, Slow Food Sabina, FederTrek, RRTrek, Fiptes, i Comuni di Frasso e di Fara in Sabina), ha preso il via con un forum che ha visto al tavolo anche il Priore dell'Abbazia di Farfa Dom Eugenio Gargiulo insieme all'antropologo Roberto Libera, al sindaco di Frasso Sabino Quirino Bonaventura, alla Proloco dello stesso comune con Serena Benedetti, al responsabile della comunicazione del Fai Sabina Enrico Galamini, allo scrittore Aldo Masciangelo, al direttore del Museo dell'olio della Sabina Gregorio Maria Mattei, al responsabile Slow Food della Sabina Andrea Cortese, al presidente Fiptes Riccardo Virgili e all'ideatrice del progetto Cristina Mura.

Un progetto articolato e sempre aperto a nuove idee che possiamo meglio capire con la voce della sua ideatrice e responsabile: Cristina Mura.

Dottoressa Mura, come nasce "Tiberis Travel Experience 2022?

"Nasce anche grazie ad un bando promosso dalla Regione Lazio nel periodo Covid e volto sia allo sviluppo dei territori più svantaggiati del Lazio sia al sostegno delle guide turistiche che – come tanti altri professionisti del settore -sono state duramente colpite dal fermo del lavoro imposto dalle norme legate al contrasto della pandemia.

Quindi abbiamo partecipato al bando pensando di rivolgere l'attenzione alla zona della Valle del Tevere della Sabina perché, avendo avuto già modo di interagire e conoscere il territorio, ci piaceva l'idea di contribuire al suo potenziamento e alla sua visibilità. Ovviamente non parliamo di un luogo non conosciuto - pensiamo all'Abbazia di Farfa che è una tra le più importanti al mondo! -  ma si tratta soprattutto di un turismo della domenica ossia quello legato a Rieti e Roma. Mentre è meno conosciuto da chi potrebbe potenziarlo con delle settimane di vacanza o anche dei week end.

Dunque, un po' perché il bando lo richiedeva, un po' perché l'obiettivo era quello di sviluppare il turismo in questa zona, ci siamo rivolti soprattutto agli addetti ai lavori.

A chi si rivolge il progetto?

Nel futuro a tutti. Al momento la tre giorni si è rivolta maggiormente ai tour operator, alle agenzie di viaggio, ai blogger e ai giornalisti del mondo dell'enogastronomia. Sono stati inoltre coinvolte istituzioni e Comuni. Tra questi: Frasso Sabino, che ha dato un grande supporto logistico all'evento, Torrita Tiberina e Fara in Sabina.

C'è stata poi l'adesione dell'Abbazia benedettina di Santa Maria di Farfa con la presenza al tavolo del Priore dom Eugenio Gargiulo e di tutti gli altri enti che pian piano sono entrati nel progetto. Ma era soprattutto importante far conoscere la Sabina attraverso gli operatori del luogo che sono solitamente quelli che portano avanti con fatica e coraggio le loro aziende.
Parliamo di produttori agroalimentari che, con i loro prodotti doc, si sono resi disponibili a creare percorsi esperienziali che hanno portato i visitatori a vedere e toccare con mano le grandi eccellenze di questa terra. Preziosa la presenza del Museo dell'Olio della Sabina espressione dell'oro verde che da sempre la caratterizza. Inoltre abbiamo dato spazio agli artigiani presenti nel borgo di Farfa che con la loro arte danno vita a manufatti davvero pregiati. In sintesi posso dire che il progetto poggia su una rete fatta di cooperazione e tanta passione! 

Cosa avete offerto durante la tre giorni?

Abbiamo diviso il programma dei percorsi in cluster proponendo diversi ambienti: trekking naturalistici rivolti soprattutto ai tour operator; percorsi legati all'enogastronomia; itinerari più propriamente legati all'arte e alla cultura del territorio; trekking di benessere con lezioni di yoga che hanno visto la partecipazione del monastero buddista di Santacittarama e di professionisti del mondo dello sport. In tal modo siamo riusciti a far vedere le grandi risorse del Tevere Farfa che diventa luogo nel quale poter vivere convivialità ma anche attività benefiche al corpo e alla psiche. Su quest'ultimo aspetto abbiamo fornito il supporto di psicologi che hanno interagito con i presenti offrendo stimoli interessanti.

Uno scenario ricco che abbiamo presentato il primo giorno con un forum che ha visto al tavolo Enti ed istituzioni che si sono confrontate davanti ad una nutrita platea costituita dalle aziende agricole locali e dal mondo della scuola con docenti e studenti dell'Istituto alberghiero di Rieti, interessati sia ai laboratori sia alle visite guidate. Un dialogo molto interessante. 

Come è stato accolto il progetto?

C'è stata una grande partecipazione e sono stata lieta che alcuni Comuni e Proloco, in particolare quella di Frasso Sabino, ci abbiano supportato sia per la promozione dell'evento sia per la logistica. Ho riscontrato un vivo interesse ed entusiasmo che dovrebbe mantenersi nel tempo attraverso un impegno concreto. Dal confronto è emersa una criticità: la carenza di strutture ricettive capaci di ospitare un turismo di gruppi numerosi. Sul fronte ospitalità c'è molto da fare ma ho visto il desiderio di crescere e tanta voglia di fare da parte dei giovani del posto.
E tra questi anche tanti assessori pronti a rimboccarsi le maniche. Reputo queste risorse una buona spinta per portare avanti questo progetto ma anche altri che mirino alla crescita turistica del territorio. Infine siamo molto orgogliosi della risposta della Regione Lazio, anch'essa presente durante la tre giorni, che ci ha chiesto di presentare "Tiberis Travel Experience 2022" alla manifestazione del Turismo Esperienziale di Venezia che si terrà dal 23 al 25 novembre".

Foto: Cristina Mura
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

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