Festival Organistico Farfense. "Panis Angelicus" risuona dal coro della basilica farfense: l'intervista alla M° Roberta Duranti
giu202022

Un primo pomeriggio ricco di musica quello vissuto ieri nella basilica di Santa Maria di Farfa dove la M° Roberta Duranti ha tenuto il concerto "Panis Angelicus". Presente all'appuntamento il Priore Dom Eugenio Gargiulo che ha introdotto l'artista contraddistinta da un profondo rapporto, sia musicale che spirituale, con l'Abbazia farfense.

M° Duranti come nasce la sua passione per l'organo?
Ho iniziato lo studio dell'organo giovanissima quasi per gioco quando allieva di pianoforte del Prof. Claudio Brizi, organista di fama mondiale teneva corsi di musica a Poggio Mirteto e ci invitava a raggiungerlo nelle sue ore di studio all'organo della Cattedrale S. Maria Assunta. Come si suol dire è stato "amore a prima vista", soprattutto con una grande curiosità nel cercare di capire quale strano meccanismo generasse una miriade di suoni, fino a raggiungere dimensioni orchestrali, generati da uno strumento che permette di suonare con mani e piedi. Consapevole che la strada non sarebbe stata così semplice, ho proseguito gli studi musicali al Conservatorio di Santa Cecilia con il Prof. L. Celeghin iniziando a collaborare nelle parrocchie e con l'Abbazia di Farfa.
Successivamente, a completamento della formazione per il servizio liturgico ho seguito e seguo tuttora corsi di direzione di coro, canto liturgico e canto gregoriano poiché l'organista di per sé nasce come figura di accompagnamento alle funzioni liturgiche, che un tempo conferivano maggior spazio agli interventi musicali, drasticamente ridotti dalle riforme secolari giunte fino ai nostri giorni. Parallelamente all'impegno nella parrocchia di residenza a Mompeo ed occasionalmente con altre limitrofe, si è affiancata la collaborazione con l'Abbazia S. Maria di Farfa da oltre vent'anni in cui è stata coinvolta anche la Corale Mompeo - Farfa che cura l'accompagnamento liturgico delle S. Messe vespertine della domenica, le cerimonie, le solennità e le festività principali dell'anno liturgico.
Perseveranza, impegno e condivisione permettono ancora oggi di valorizzare e promuovere un patrimonio di musica sacra e liturgica del quale si rischia sempre più la definitiva scomparsa. In tal senso penso che sia fondamentale il ruolo dell'educazione musicale delle nuove generazioni.

Lei oltre ad essere docente nella scuola primaria è anche insegnante di musica. Qual è la sua visione sull'odierno rapporto tradizione musicale e giovani?
Così come il Panis Angelicus, il Pane degli Angeli cioè l'Eucarestia è il rendimento di grazie a Dio creatore del mondo ed accompagna l'uomo fino al suo transito verso l'eternità, la musica continui ad essere la colonna sonora della nostra esistenza e raggiunga anche i cuori più refrattari e duri alla condivisione della pace, del rispetto tra i popoli, per il bene dell'umanità intera.

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