Prende il via la Rubrica Farfa nel tempo...! Frammenti di storia che emergono dalle memorie di chi ha vissuto l'Abbazia e il borgo di Farfa negli anni passati. Ricordi, profumi, atmosfere che raccogliamo insieme alle foto datate per rispolverare piccoli spazi che fanno parte di una grande storia da conservare e proteggere.
Sono le voci delle persone "ricche" di immagini che continuano a vivere nei loro cuori e che generosamente ci riportano indietro nel tempo per meglio capire il nostro tempo. L'Abbazia farfense è patrimonio di tutta l'umanità e questi piccoli, a volte tenui, ricordi sono per tutti.
Partiamo con la storia di Pia Zonetti che vive a Farfa da 72 anni e continua a coltivare con amore piante e frutti che nascono nel suo orto prossimo all'Abbazia.
"Il mio lavoro di cuoca all'Abbazia è iniziato presto. Avevo undici anni. Un tempo lontano nel quale ho vissuto giorni ricchi di vita, pieni delle voci dei tanti studenti che frequentavano il Liceo e il dormitorio presenti all'interno del monastero. Ai tempi di don Agostino Zanoni (nella foto) c'era una folta comunità monastica ed erano quasi tutti insegnanti liceali.
Ricordo anche gli orfanelli e i bambini poveri che frequentavano l'Istituto Cremonesi che garantiva una formazione che partiva dalle Elementari e si concludeva con la Scuola tecnica, detta Arti e Mestieri, che li specializzava per un lavoro e quindi per uno stipendio che dava loro da mangiare.
Ma la ricchezza umana che animava il borgo era anche quella dei tanti profughi che venivano accolti e ospitati nell'area prossima alle Piscine, fuori il Borgo. Avevano tutti i servizi necessari e tra questi un pullman che ogni giorno accompagnava i loro figli a scuola a Farfa.
Sono cresciuta lavorando nell'Abbazia dove ho iniziato come lavapiatti, poi come aiuto cuoca e infine nel ruolo di cuoca! Nella foto sono con una donna straordinaria, Francesca Ricca detta Franceschina, che mi ha insegnato a cucinare e quindi a mescolare i sapori della vita. E lei di vita ne ha avuta tanta arrivando a 104 anni! Tante persone la ricordano con un sorriso, cucita tra i ricordi che raccontano il nostro piccolo e semplice borgo.
Era tutto così intenso e vicino. Come i rapporti quotidiani con altri colleghi: dalla lavandaia al portiere, dalle cameriere all'economo che si occupava della spesa per gli oltre cento liceali! Mi sentivo a casa.
La vita scandita dalle giovani voci la respiravo anche tornando a casa che ancor oggi si trova in prossimità del Convento delle suore Brigidine. All'epoca c'erano le Suore di Carità dell'Immacolata Concezione d'Ivrea che insegnavano ai bambini dell'asilo e delle elementari. Io stessa ho studiato qui e sono crescita nutrita da amicizie che continuo a sentire.
A Farfa abbiamo ancora un gruppo di scuola che ogni anno organizza un pranzo per stare insieme e ricordare i momenti passati. Anche i ricordi sono beni preziosi da condividere guardando una foto sbiadita ma sempre viva!".