Festa di S. Vittoria a Monteleone Sabino, l'omelia del Priore Gargiulo nel sagrato del Santuario!
mag172023

Un ricco programma religioso e civile ha scandito i festeggiamenti in onore di Santa Vittoria Vergine e Martire che si sono svolti dal 12 al 13 maggio nel borgo di Monteleone Sabino. La scorsa domenica il P. Priore Dom Eugenio Gargiulo, accolto dal parroco Don Sante Paoletti, ha celebrato la S. Messa presso il sagrato del Santuario a conclusione della processione – posticipata al pomeriggio a causa del maltempo - con a capo la statua della Santa. Un luogo suggestivo i cui resti archeologici rimandano ai giorni dell'antica Trebula Mutuesca dove la giovane Vittoria venne martirizzata. 

Uno scenario di pace nel quale il priore dell'Abbazia di Farfa ha incontrato i fedeli con la sua omelia:

"Nel precedente periodo pasquale abbiamo seguito i discepoli ai quali appare il Signore risorto per dare prova della sua resurrezione dopo la passione e la morte. Lo possiamo considerare un momento necessario per poter redimere l'umanità dal peccato e dalla morte. Ricordo il momento in cui si palesa la delusione dei discepoli di Emmaus per la morte di Colui che credevano il Salvatore in una dimensione prettamente umana e sociale. Si ingannavano. Perché Gesù era venuto a riscattare l'umanità dal peccato e dalla morte. Il loro cuore riuscì a comprendere la Verità nel momento in cui Gesù tornò per spiegare loro le Scritture. Capirono e tornarono a Gerusalemme tra gli apostoli in preghiera. Anch'essi a in attesa di Chi possa dare loro forza e coraggio per esercitare la missione che Gesù ha assegnato loro: predicare il Vangelo e radunare tutti i popoli della Chiesa, Una, Santa Cattolica e Apostolica.

Come abbiamo ascoltato dal Vangelo di oggi (leggi al link https://www.abbaziadifarfa.it/redazione/articoli/dal-vangelo-secondo-giovanni-gesu-non-vi-lascero-orfani/593), Gesù che sta per ascendere al cielo, li prepara a questo evento ossia alla discesa dello Spirito santo, che è lo Spirito della verità, quella che – come si legge nel vangelo - il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Ma torniamo al nostro presente, allo Spirito Santo che abbiamo già vissuto nel battesimo, nei sacramenti che ci comunicano la salvezza, a questa celebrazione nella quale è Lui che agisce, che rende efficace quanto Cristo ha detto e operato con la sua venuta.  Ma non rimane in quel tempo, è per sempre. Oggi possiamo ascoltare la parola dei discepoli sui quali è sceso lo Spirito santo che, attraverso di loro, ha operato. Anche noi, attraverso la Parola, siamo chiamati a costruire la Chiesa, la comunità dei credenti, dei cristiani ossia di coloro che vivono veramente uniti a Cristo, che ascoltano il Verbo, che lo mettono in pratica, che avvertono la presenza dello Spirito Santo e che agevolano la sua azione.

 'Se mi amate osserverete i miei comandamenti': è il comandamento dell'amore che deve stringerci e unirci a Lui e lo Spirito santo è proprio l'amore che lega il Padre al figlio e il figlio al Padre per poi riversarsi su questa umanità riscattata da Cristo.
'Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama': tutto questo accade non con le parole, non seguendo le ideologie del mondo, non credendo e cedendo a quello che si dice o si fa. Solo l'amore che diventa azione è tesa a costruire la chiesa, la comunità, ad annunciare il Vangelo.

'Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui': può avvenire in questo momento ciò che è avvenuto nella storia della chiesa quando sul fondamento degli Apostoli si è lasciata guidare dallo Spirito santo. Così abbiamo i Santi, coloro che ci hanno lasciato testimonianza eroica dell'adesione a Cristo e al Vangelo. Santa Vittoria ne è un esempio perché ha dato la sua testimonianza a Cristo e al Vangelo con il martirio di sangue. A noi non è chiesto il martirio ma fedeltà alla Parola. Ci rivolgiamo anche alla Vergine Vittoria che sta operando tanto in questa comunità così come in altri luoghi dove si è esteso il suo culto. Lei intercederà per tutti noi presso il trono di Dio affinché, animati dallo Spirito santo, possiamo dare il nostro contributo a Cristo, al Vangelo, alla costruzione della Chiesa dei nostri tempi".
 

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