Con il Fara Music Summer School Farfa ha visto dal 25 al 31 luglio quaranta giovani musicisti muoversi con i loro strumenti, desideri e passione. Hanno lavorato una settimana con i grandi nomi del jazz ognuno nel suo dipartimento: chitarra, batteria, pianoforte, contrabbasso e basso elettrico e vocal jazz lab.
Ed è stato bello anche solo vederli questi ragazzi così concentrati, così ricchi di tutto quello che hanno portato sul palco allestito nello spazio più intimo "into the garden". Era l'ultimo giorno e i diversi gruppi creati durante i laboratori hanno suonato per sé, per gli altri ma anche per questo posto che respira arte da sempre.
Tra il via vai e le emozioni siamo riusciti a sentire due voci tra le tante che erano in attesa di esibirsi per l'ultima prova che è pur sempre l'inizio di altro…
Giulio Maria Ferrari, ha 26 anni, suona la chitarra e viene dal nord Italia come subito mette in chiaro per via dell'accento.
"Non è il mio primo anno qui ma il terzo – spiega Giulio Maria -. Quest'anno è stato molto bello perché si è creato un gruppo fantastico di musicisti appassionati, interessati e con un livello molto alto. E' rigenerante vivere queste giornate lontani dagli input della vita quotidiana ma completamente immersi in uno scenario pazzesco: tra natura, musica e bei momenti.
Questo tipo di esperienza ti arricchisce sia professionalmente stando a contatto con artisti italiani ed internazionali che umanamente attraverso legami nutriti dalla stessa passione e che spero rimangano nel tempo".
Anche Francesco Iandolo suona la chitarra e ha 26 anni ma per lui è la prima esperienza che reputa "davvero interessante!".
"Abbiamo seguito le lezione all'interno del monastero delle Clarisse, a Fara in Sabina, che è un luogo avvolto da un'atmosfera particolare - racconta Francesco -. Siamo partiti il 25 luglio con un'audizione per capire il livello di ciascuno e poi sono stati formati e assemblati i gruppi di musica d'insieme che si esibiranno tra poco. E' stato un momento di vera crescita per me seguire due grandi chitarristi jazz: Fabio Zeppetella e l'olandese Reinier Baas che hanno due concezioni dello strumento completamente opposte.
E poi la compagnia mi ha aiutato molto e sono nati rapporti di amicizia. Non conoscevo l'Abbazia di Farfa e anche qui si respira un'atmosfera avvolgente e coinvolgente data dalla natura, dal piccolo ma accogliente borgo e dall'Abbazia che tornerò a visitare. Vivo a Roma e qui, a pochi passi, si respira un'aria completamente diversa. Infine posso dire che chi ha organizzato il Fara music ha fatto un lavoro impeccabile!".
Complimenti a tutti voi ragazzi per averci regalato la vostra traboccante passione. Vi auguriamo il meglio!
Foto: Antonello Putignani