Oggi si celebrano i sessantanove anni dalla morte del beato Ildefonso Schuster.
Alfredo Ildefonso Schuster Roma, (18 gennaio 1880 – Venegono Inferiore, 30 agosto 1954), di famiglia bavarese, era nato a Roma. Benedettino, abate di San Paolo Fuori le Mura, fu dapprima "Visitatore apostolico" a Milano, ove promosse la costruzione del nuovo Seminario.
Pio XI lo ordinò vescovo della Chiesa milanese, e lo creò cardinale. Educato a "nulla anteporre a Cristo", seguì l'esempio di san Carlo Borromeo, con la carità verso il popolo e la fermezza nel difendere la fede e la libertà della Chiesa.
Tra i suoi scritti riportiamo il suo pensiero sulla preghiera e la santità:
"C'è una preghiera speciale che è per eccellenza la preghiera della Chiesa, e ha quindi anche un nome particolare: essa si chiama Liturgia. - Altro ricordo non ho da darvi che un invito alla santità. La gente pare che non si lasci più convincere dalla nostra predicazione; ma di fronte alla santità, ancora prega. Il diavolo non ha paura dei nostri edifici: ha paura invece della nostra santità".
Lo Schuster - che aveva frequentato proprio a Farfa il Beato Placido Riccardi divenendo suo figlio spirituale - eletto nel 1918 Abate di S. Paolo, il 15 marzo 1920 manda nove monaci di S. Paolo all'Abbazia farfense dove si riprese l'osservanza monastica integrale.