L'incanto nasce quando ogni forma di bellezza genera armonia. E così è stato ascoltando le voci dei cori e dei solisti che si sono alzate tra le antiche mura dell'Abbazia farfense. Il Concerto sinfonico "Fauré e l'inesprimibile" che si è svolto ieri pomeriggio nella Basilica di S. Maria di Farfa ha visto la magistrale esecuzione dei cori (Incanto Dir. Giorgio Paris, San Francesco di Terni Dir. Maria Rita Luchetti, Nuova Chorale Eretina Dir. Franco Tinto, Polifonico Concentus Vocalis Dir. Corrado Fioretti, Ensemble Ars Vocalis Dir. Federico Fioretti) dell'orchestra Fara Classica diretta dal M° Francesco Lupi e dei solisti Margherita D'Ubaldo e Federico Fioretti.
"Dopo due anni di inattività forzata a causa della pandemia siamo stati lieti di aver ricominciato a presentare al pubblico i nostri eventi – ha spiegato il presidente dell'Associazione InCanti Marco Esposito. Abbiamo ripreso il via con un concerto tematico sulle opere di Gabriel Fauré un compositore francese a noi molto caro e del quale abbiamo eseguito la Pavane nella versione per sola orchestra e la sua opera più famosa il Requiem per cori ed orchestra. Il concerto ha visto l'esibizione di ottanta coristi e trentadue orchestrali provenienti da diversi territori locali ma anche da Terni e Roma. Ringrazio il Priore Dom. Eugenio Gargiulo e tutta la comunità benedettina di averci nuovamente accolto nella splendida cornice dell'Abbazia di Farfa dove quasi ogni anno, da tredici anni, presentiamo due concerti, rispettivamente a maggio e a Natale. Per noi è sempre un piacere essere qui dove la musica trasuda dalle stesse mura".