Il Convegno Internazionale "Oltre Worms. La costruzione dello specifico occidentale nel XII secolo, tra declinazioni dei poteri locali e dimensione universale" che si terrà dal 14 al 16 settembre ha scelto come sede l'Abbazia di Farfa.
Perché?
Perché il Concordato di Worms, stipulato tra papa Callisto II e l'imperatore Enrico V, è un compromesso che chiude la lotta per le investiture, iniziata circa 50 anni prima con Gregorio VII ed Enrico IV, nella quale Farfa è sempre stata parte attiva e sempre dalla parte dell'imperatore.
Dunque, sebbene l'Abbazia non sia menzionata nel concordato, è evidente che le sue conseguenze la coinvolgeranno direttamente: dopo il 1122 inizia ad aprirsi una breccia nel sistema di difesa dell'Abbazia farfense, che lentamente vedrà venir meno la protezione imperiale che fino a quel momento aveva garantito la sua autonomia. Parallelamente crescerà l'ingerenza papale a Farfa.
Ma seguiamo il filo storico tracciato dal dottor Francesco D'Angelo, dell'Università di Roma Sapienza, che ha spiegato il rapporto tra il Concordato di Worms e Farfa senza trascurare attente riflessioni su un più vasto panorama. E' solo una piccola premessa alla tre giorni che proporrà interessanti incontri e dibattiti sull'argomento!
"Dopo il concordato di Worms del 1122 inizia quella fase in cui l'Abbazia lentamente entra nell'orbita papale – spiega D'Angelo-. E quindi, uscendo dalla protezione imperiale, il suo vecchio mondo inizia lentamente a sgretolarsi. L'evento non è direttamente legato alla realtà farfense perché nel Concordato non troviamo un patto che sancisce esplicitamente il passaggio dell'Abbazia di Farfa sotto la tutela papale. Tuttavia il Concordato dava al papato una maggiore libertà di intervento in Italia, anche nei confronti di quelle abbazie che potevano fregiarsi del titolo di abbatia imperialis.
Tra queste anche quella farfense, che maggiormente risentiva della pressione papale perché più vicina a Roma. Ricordiamo che Farfa, per la sua posizione e con la sua importante rete di castelli e presidi, era un punto strategico perché di passaggio per Roma e, infatti, non è un caso che gli Imperatori provenienti dal nord sostassero spesso nel complesso abbaziale sabino".
"Il Concordato di Worms – riprende D'Angelo- è sostanzialmente un patto tra il potere spirituale (Papa) e quello temporale (Imperatore) su chi doveva conferire le investiture, ossia chi doveva investire le cariche ecclesiastiche. In Italia si sancisce che l'investitura fatta dal Papa ai vescovi e agli abati viene prima di quella della temporale, conferita invece dall'imperatore. Nel caso di Farfa, prima di allora accadeva questo: la comunità monastica eleggeva l'Abate e poi richiedeva la conferma dell'elezione all'imperatore e, a seguire, la ratifica del Papa.
Quindi con la preminenza del potere spirituale iniziano anche le prime ingerenze dei pontefici nelle questioni dell'abbazia, dove fino a quel momento gli imperatori avevano sostanzialmente deciso chi dovesse essere l'Abate alla guida del monastero. Ma è solo un punto di partenza perché nei decenni a seguire l'Abbazia tenterà di scrollarsi del peso dell'autorità pontificia. Possiamo dire che si apre una breccia nelle difese dell'Abbazia farfense in quanto l'imperatore riconosce la precedenza al pontefice in Italia".
"Il Concordato – conclude D'Angelo - più in generale rappresenta il momento in cui i due grandi poteri universali si siedono a un tavolo, stipulano un concordato e c'è un accordo tra il potere secolare e quello spirituale, ambedue con aspirazioni universali, anche se non ha valenza universale ma territoriale e circoscritta ai tre Regni dell'Impero: Italia, Borgogna e Germania. Tuttavia è un momento cruciale che avrà delle ripercussioni non soltanto nell'Impero ma, oltre che nell'Italia Italia dei Comuni, anche nei diversi Regni europei: Inghilterra, Francia, Norvegia, i paesi dell'Europa orientale, la penisola iberica.
Dunque si può capire la sua importanza all'interno di un momento particolare come il XII secolo, che è stato definito di passaggio, di risveglio e di autocoscienza del potere secolare che inizia a riflettere su se stesso. E infatti molte delle discussioni della tre giorni verteranno anche sull'autorappresentazione del potere secolare di fronte a quello spirituale e quali sono i limiti dell'uno e dell'altro, le prerogative, i doveri e molto altro. In conclusione, ci saranno vari temi che si intrecciano dal microtema al macrotema, quindi dal legame tra Farfa e Worms al rapporto papato-impero e più in generale alla dialettica tra i due poteri spirituale e secolare".
Per coloro che non potranno partecipare al Convegno, ci si sarà la possibilità di seguire le diverse sessioni attraverso le registrazioni integrali che saranno pubblicate sulla pagina Facebook dell'Abbazia di Farfa e sul canale You Tube Sapienza Università di Roma – Storia medievale.
L'evento è gratuito e aperto a tutti!