Farfa - Natale 2009. Fino al 2 febbraio  si può visitare il Presepe presso il  "Fontanone"
  • 31/12/2009

A Farfa, presso il "Fontanone" cinquecentesco sarà possibile ammirare fino al 2 febbraio un suggestivo presepe realizzato con pregevoli sculture lignee della Val Gardena.

Presentazione
Fin dagli anni ’80 del secolo scorso, la Comunità benedettina di Farfa, per gentile concessione della famiglia Somai di Castel S. Pietro, ha utilizzato nel periodo natalizio pregevoli sculture lignee della Val Gardena, per allestire il presepe in Basilica. Il risultato, però, non sembrava adeguato alla bellezza dei personaggi finemente scolpiti, per cui già si pensava ad una collocazione del presepe in un luogo e secondo modalità che facessero risaltare meglio la scena della Natività, per suscitare stupore e ammirazione, non solo a livello estetico, ma soprattutto a livello spirituale.
D’altro canto già da tempo si pensava anche al ripristino della funzione originaria del “Fontanone” cinquecentesco, almeno per ravvivare la memoria storica dell’edificio, che, guarda caso, sembra , sembra avere la forma di una cappella, e che, invece, il cardinale Farnese aveva edificato “nundinarum commoditati”, cioè per “utilità della fiera”, la famosa fiera di Farfa!
Ecco allora l’idea che sembra aver tagliato, come si suol dire la testa al toro! Un’idea che ha trovato subito entusiasti i monaci, la direzione della Biblioteca, l’Associazione “Vivi l’arte” e la Fondazione Cremonesi, che è la proprietaria del “Fontanone”. E così si sono messi tutti all’opera per ripristinare la fontana all’interno dell’edificio cinquecentesco e per allestirvi il presepe, con alcuni accorgimenti che ne mettono in risalto il fascino.
Resteranno entusiasti anche i fedeli e i visitatori di Farfa? Speriamo di sì. Almeno speriamo che tutti possano guardare la scena della Natività con lo stupore dei pastori e con la fede dei magi.
A tutti Buon Natale, un Natale che illumini di pace e di serenità tutto il nuovo anno 2010.
Il P. Priore


IL FONTANONE
Il Fontanone, costruito nel 1573 su commissione del Cardinale Alessandro Farnese per la pubblica utilità, come recita l'epigrafe posta nel fregio del timpano,

“ALEXANDER FARNESIVS CARD S R E VICECANCELLAR
HVIVS MONASTERII COMMENDATARIVS
AQUA
NVNDINARVM COMMODITATI PERDVCTA
LOCI SALVBRITATEM FECIT ANN M D LXXIII”

rappresentava anche la definizione dell'impianto urbanistico uscito dalle trasformazioni che avevano interessato il borgo dal XV sec.. La fine del periodo medievale porta infatti una profonda mutazione anche dell'impianto complessivo del monastero e del borgo limitrofo; la costruzione della basilica, rivolta ora verso il borgo ad “accogliere” e non più ad “uso esclusivo” dei monaci benedettini, aveva cambiato radicalmente l'impostazione generale. La costruzione del Fontanone rappresenta la conclusione di un impianto che vede realizzati i due assi principali conclusi da un lato dalle due porte e, dall'altro dalla basilica e dal Fontanone.
L’edificio giunge intatto fino ai nostri giorni nella sua forma originaria. Di proprietà della Fondazione Filippo Cremonesi insieme al resto del Borgo, viene restaurato negli anni ’90 e in occasione dell’allestimento del Presepe si ripristina la vasca con l’acqua.
Claudio Piccionne

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